News
Ott 26

Tutto pronto per ripartire con la Stagione 2021/2022 dopo lo stop della pandemia

Fondazione Rete Lirica delle Marche: tutto pronto per ripartire con la Stagione 2021/2022 dopo lo stop della pandemia

Si comincia guardando al futuro con le scuole e l’adattamento del Rigoletto di Verdi, quindi il 27 novembre una nuova produzione della Bohème di Puccini con la regia di Renata Scotto; a febbraio 2022 si prosegue con L’Italiana in Algeri di Rossini firmata da Cecilia Ligorio

Il progetto di accessibilità copre tutte le produzioni con il team di InclusivOpera

Dopo la brusca interruzione dovuta allo scoppio della pandemia nel marzo 2020 – che ha bloccato il debutto della nuova produzione dell’Italina in Algeri – la Fondazione Rete Lirica delle Marche è adesso pronta a ripartire a pieno regime recuperando così il rapporto con il territorio e presentando un cartellone che si rivolge a tutto il pubblico che ha sempre affollato i teatri di Ascoli Piceno, Fano e Fermo in occasione delle passate programmazioni.

Dopo questo periodo così difficile, sul quale la Rete Lirica ha riflettuto con la produzione web Tempo ritrovato che ha raccolto consensi e apprezzamenti unanimi, l’apertura della nuova Stagione “dal vivo” a novembre non poteva che essere dedicata agli studenti delle scuole, che in questi 21 mesi hanno sofferto per la mancata socialità e che saranno quindi i primi a tornare in teatro grazie allo spettacolo Rigoletto. I misteri del teatro, un progetto di Opera Domani (per la scuola primaria e secondaria di primo grado, dai 6 ai 14 anni) ispirato alla celebre opera verdiana, diretto da Cesare Della Sciucca, con la regia di Manuel Renga e le scene e i costumi di Aurelio Colombo, un allestimento di As.Li.Co. in coproduzione con Bregenzer Festspiele. L’esecuzione musicale è affidata alla FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana con un cast di giovani voci che comprende Anzor Pilia (Duca di Mantova), Jaime Pialli (Rigoletto), Elisa Charrel (Gilda), Marino Orta (Monterone / Sparafucile), Elena Pervoz (Contessa di Ceprano / Maddalena), Chiara Serangeli (Giovanna), Marco Tomasoni (Marullo / Conte di Ceprano) e Francesco Congiu (Borsa). Rigoletto. I misteri del teatro racconta come il teatro possa creare magie, raccontare storie meravigliose e pericolose, far nascere l’amore, provocare guerre, tempeste anche solo con un lampo di luce. Uno spettacolo che nell’ultimo anno ha girato centinaia di palcoscenici ed è stato applaudito da migliaia di studenti coinvolti in questa rilettura dell’opera verdiana. Le recite, in prelazione per le scuole, saranno al mattino: mercoledì 3 novembre al Teatro della Fortuna di Fano e il 9 e il 10 novembre al Teatro dell’Aquila di Fermo. Lo spettacolo di venerdì 5 novembre al Teatro Ventidio Basso di Ascoli sarà invece pomeridiano.

Secondo titolo della stagione uno dei più amati e rappresentati al mondo: La bohème di Giacomo Puccini che andrà in scena sabato 27 novembre (anteprima giovedì 25 novembre) al Teatro Ventidio Basso di Ascoli, quindi farà tappa al Teatro dell’Aquila di Fermo sabato 4 dicembre (anteprima il 2 dicembre) per concludere le recite sabato 11 dicembre (anteprima il 9 dicembre) al Teatro della Fortuna di Fano. A firmare la regia di questa nuova produzione, realizzata con il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona e il Teatro Sociale di Como, sarà Renata Scotto, soprano fra i più celebri del Novecento, star acclamata in tutto il mondo e interprete nella sua carriera sia di Mimì che di Musetta. Le scene sono di Michele Olcese, i costumi di Concetta Nappi e le luci di Andrea Tocchio. A dirigere la FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana e il Coro del Teatro Ventidio Basso, istruito da Giovanni Farina, sarà Giovanni Di Stefano. Nel ruolo della protagonista Mimì si alterneranno Linda Campanella e Sarah Tisba, mentre Rodolfo sarà Matteo Desole. Nei panni di Musetta ci sarà Greta Doveri, mentre Luca Galli, Andrea Patucelli, Paolo Ingrasciotta e Matteo Peirone saranno rispettivamente Marcello, Colline, Schaunard e Benoit.

Il terzo ed ultimo titolo sarà del Marchigiano più famoso del mondo: L’italiana in Algeri di Gioachino Rossini, produzione della Rete Lirica realizzata in collaborazione con il Rossini Opera Festival che, pronta al debutto nel marzo 2020, è rimasta bloccata dalla pandemia e adesso finalmente potrà andare inscena. La regia è affidata a un’artista in ascesa del teatro italiano, Cecilia Ligorio – regista, librettista, attrice e drammaturga veronese, con studi all’Accademia “Silvio D’Amico” di Roma, già apprezzata in teatri di rilievo come il Maggio Musicale Fiorentino, La Fenice, il Festival della Valle d’Itria e il Macerata Opera Festival – mentre sul podio dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini ci sarà l’energia e la brillantezza di un astro emergente come Ferdinando Sulla; le scene sono di Gregorio Zurla, i costumi di Vera Pierantoni Giua, le luci di Fabrizio Gobbi. Il Coro è quello del Teatro della Fortuna preparato da Mirca Rosciani. Puntando sulle caratteristiche identificative dell’Italiana, quindi sui suoi numeri musicali e sulle atmosfere esotiche, Cecilia Ligorio ha immaginato un’ambientazione che trae ispirazione da una delle forme di intrattenimento più diffuse del primo Novecento: il cabaret. L’italiana in Algeri debutterà al Teatro della Fortuna di Fano il 5 febbraio (anteprima il 3febbraio), poisi sposterà al Teatro dell’Aquila di Fermo sabato 12 febbraio (anteprima il 10 febbraio); quindi al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno, il 19 febbraio (anteprima il 17 febbraio). Il cast sarà composto da giovani voci provenienti dall’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda” di Pesaro, già ascoltate in molti teatri europei come Nicolò Donini (Mustafà), Shanul Sharma (Lindoro), Francesca Di Sauro (Isabella), Giorgia Paci (Elvira), Pablo Galvèz (Haly) e Peter Sokolov (Taddeo). Completano il cast Mariangela Marini (Zulma) e l’attore Simone Tangolo, che sarà l’interprete del ruolo dell’Impresario aggiunto nella drammaturgia dalla regista Ligorio.

Anche quest’anno sarà realizzato un ampio progetto di accessibilità grazie al team di InclusivOpera, da oltre dieci anni attivo al Macerata Opera Festival. Formato dalla ideatrice e coordinatrice Elena Di Giovanni e da Francesca Raffi e Chiara Pazzelli, InclusivOpera proporrà diverse attività destinate sia a sordi e ipoudenti che a ciechi e ipovedenti per le opere La bohème e L’italiana in Algeri: dai percorsi guidati in LIS (la Lingua dei Segni Italiana) ai percorsi tattili sino agli spettacoli con il servizio di audio descrizione che saranno disponibili nei giorni precedenti l’opera in formato Mp3 sul sito della Fondazione. I dettagli per partecipare saranno disponibili nelle prossime settimane sul sito della Fondazione Rete Lirica delle Marche.

I biglietti della Stagione 2021/2022 avranno un costo compreso fra 25 e i 50 euro.
I biglietti per le anteprime giovani saranno fra i 5 e i 10 euro.
Saranno in vendita presso le biglietterie dei singoli teatri da mercoledì 3 novembre.
L’ingresso a teatro è consentito solo con green pass.

Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno
0736 298770 ascoli.biglietteriateatro@email.it

Teatro della Fortuna di Fano
0721 800750 botteghino@teatrodellafortuna.it

Teatro dell’Aquila di Fermo
0734 284295 biglietteriateatro@comune.fermo.it

La Fondazione Rete Lirica delle Marche, organismo nato nel 2018 di cui è neo-Presidente Francesco Ciabattoni, Direttore Luciano Messi e Direttore Artistico Alessio Vlad; è stata costituita dai Comuni di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, dalla Fondazione Teatro della Fortuna (soci sostenitori), dall’Associazione Arena Sferisterio, dalla Fondazione Orchestra Regionale delle Marche e dal Rossini Opera Festival (soci partecipanti). La Fondazione trae origine e rappresenta l’evoluzione del percorso istituzionale avviato dagli stessi soggetti, sotto l’egida della Regione Marche, con la sottoscrizione del “Protocollo d’intesa per la creazione di un sistema regionale a sostegno dei Teatri di Lirica Ordinaria”. Hanno successivamente aderito, sempre in qualità di soci partecipanti, l’Orchestra Sinfonica Rossini, l’Accademia di Belle Arti di Macerata e il Conservatorio “G. B Pergolesi” di Fermo.

La Fondazione Rete Lirica delle Marche ha ottenuto nel 2019 il prestigioso riconoscimento “Premio Cultura di Gestione”, conferito da FederCulture a Roma ai progetti più innovativi nel campo della gestione culturale, in quanto eccellente esempio di governance pubblica in grado di fare sistema e di creare network intorno ad obiettivi condivisi e reali istanze del territorio di riferimento.